lunedì 26 agosto 2013

Una giornata fuori porta: la Venaria reale




Dopo anni di restauri recentemente questa splendida reggia è stata riportata al suo antico splendore, un lavoro notevole considerando il fatto che stava andando in totale rovina da decenni.

Un lavoro davvero colossale dato lo stato di abbandono e anche  la enorme superficie del complesso.

La reggia, completata originariamente nel 1659 e voluta da Carlo Emanuele II come palazzo per la caccia, fu in parte distrutta dai francesi di Catinat nel 1693 per un progetto di rinnovamento.




A quel tempo Nicolas de Catinat si era distinto nella battaglia di Pinerolo e nel 1686 capitanò la campagna contro i Valdesi. Fu luogotenente generale dell'armata d'Italia durante la guerra della Lega d'Augusta, e nel 1690 batté Vittorio Amedeo II a Staffarda e a Marsaglia nel 1693, occupando la Savoia e parte del Piemonte, e marciando su Torino nel 1696 costrinse il duca a chiedere la pace.


Succesivamente, nel 1716, il cantiere fu affidato a Filippo Juvarra, noto architetto e scenografo dei Savoia (suoi importanti lavori a Torino sono stati i 12 metri della torre campanaria del Duomo, la facciata della chiesa di S. Cristina in piazza san Carlo, la Basilica di Superga, la chiesa di san Filippo Neri e la palazzina di caccia di Stupinigi) 


 
la torre dell'orologio
lo spettacolo della fontana alle 12:00 p.m. the fountain's show



Dopo la sua morte i completamenti furono affidati a Benedetto Alfieri, il quale lavorò molto ad Asti, dove progettò tra gli altri la facciata e lo scalone del Palazzo del Comune e Palazzo Alfieri, Palazzo Ottolenghi, il Seminario Vescovile e l'ex Convento della consolata. Dopo aver lavorato ad Aleasandria fu chiamato dai Savoia per alcuni lavori a Torino, come la terminazine del Teatro Regio, due ali laterali per la Palazzina di Stupinigi, e alcune sale del Palazzo Reale.  

  Questa, molto in breve, la storia della reggia. 

parte dei giardini bassi con opere di artisti moderni

Oggi abbiamo deciso di passare la giornata fuori porta e abbiamo scelto questa meta.

All'interno del complesso c'erano anche alcune mostre: una della nave voluta dai Savoia per mostrare il loro splendore lungo il Po, una seconda mostra era dedicata agli abiti creati da Roberto Capucci, famoso stilista italiano, definito da Dior “il miglior creatore di moda italiana” (a dirla tutta dei suoi modelli me ne sono piaciuti due... ma io non sono una stilista :P ).

I suoi abiti sono stati indossati da moltissime celebrità e personaggi famosi, tra cui quello indossato da Rita Levi-Montalcini in occasione del conferimento del Nobel per la medicina del 1986.

 
i giardini the gardens

 



 

 




Infine una terza mostra, che ho molto apprezzato, su Mattia Preti  e Caravaggio.

Avendo studiato storia dell'arte a scuola, apprezzo molto i dipinti, e Caravaggio è, in assoluto, il mio pittore preferito, sia a livello artistico che per la sua interessante storia biografica

Vedere un suo quadro dal vivo è stata un'esperienza esaltante, qualcosa che dai libri davvero non è possibile comprendere. Nemmeno con una fotografia ad altissima definizione è possibile  "catturare" ciò che un suo quadro lascia percepire dal vivo.


I giardini


  

 

 
il trenino per fare il giro dei giardini

 
le gondole

 Gli interni

 
















Ma basta dilungarmi oltre, ho scattato alcune foto dei giardini e degli interni, e naturalmente del nostro bento che ho preparato prima di partire (mangiato all'ombra dei pergolati nei giardini).



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A brief out-of-town excursion: the Royal Venaria 

 

 


After years of restoration, recently, this splendid palace has been brogtht back to its former glory. They have done a remarkable job if we consider  the fact that the building had been abandoned for decades. A real colossal work, given its state of neglect and also the huge surface area of the complex.

The palace, originally completed in 1659 and commissioned by Carlo Emanuele II as
a hunting residence, was partially destroyed by the French Catinat in 1693 in the prospect of a renewal project.

Subsequently, in 1716, Filippo Juvarra, a renowned architect and designer of the Savoy was in charge of the restoration works (his important works in Turin were the 12-meter bell tower of the Cathedral, the facade of the church of S. Cristina in Piazza San Carlo, the Basilica of Superga, the Church of St. Philippo Neri and the " palazzo di Stupinigi").

After his death the completions were entrusted to Benedetto Alfieri, who worked in Asti, where he designed, among others, the facade and the stairs of the Town Hall and Palazzo Alfieri, Palazzo Ottolenghi, the Episcopal Seminary and Convent of ex consolata. After working in Aleasandria he was called by the Savoy in Turin to work at some projects, such as the the finishing part of Teatro Regio, two side wings for "palazzo di Stupinigi", and some rooms of the Royal Palace. 


 

Today we decided to spend the day out of the town's crowd and we chose this place for our little trip. Within the building there we also some exhibitions: a ship built by the Savoy for showing their splendor along the Po river; a second exhibition was dedicated to the clothes created by Roberto Capucci, a famous Italian fashion designer, defined by Dior " the best creator of Italian fashion” (to say it all of its models I've enjoyed only two ... but I'm not a designer: P). His clothes have been worn by many celebrities and vips, including one worn by Rita Levi-Montalcini on the occasion of the awarding of the 1986 Nobel Prize for medicine

Finally, a third, which I really appreciated, about Mattia Preti and Caravaggio. Having studied history of art at school,I like paintings very much, and Caravaggio is, by far, my favorite artist, both for his art and his life. Seeing one of his paintings live was an inspiring experience, something that art books simply cannot convey, even when they are full of high-definition photographs: looking directly at a painting it's a completely different experience.



 
But now I have to keep myself from babbling too much about it
I took some photos of the gardens e interiors, and of course some of our bento prepared by me: P (eaten at the pergolate's shadow).

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